Parte 1: Contesto

D1.1: Determinare se il gruppo preso di mira dall’espressione è potenzialmente vulnerabile.

  • SÌ (2)
  • NO (1)

D1.2: Tipologie di atti di violenza/di discriminazione commessi in questi ultimi anni contro il gruppo preso di mira dall’espressione (scegliere i più gravi)

  • Nessun atto di violenza / di discriminazione (0)
  • Violenza verbale (1)
  • Violenza psicologica (2)
  • Discriminazione generalizzata (3)
  • Istituzionalizzazione della discriminazione (4)
  • Distruzione di beni (5)
  • Restrizione di diritti umani o diritti civili (6)
  • Violenza fisica (7)
  • Omicidio motivato dall’odio (8)

D1.3: Portata degli stereotipi nei confronti del gruppo preso di mira

  • Scarsa portata (1)
  • Portata moderata (2)
  • Portata elevata (3)

D1.4: Correlazione del messaggio d’odio con gli stereotipi negativi nei confronti del gruppo preso di mira

  • Nessuna correlazione (1)
  • Allusioni a stereotipi negativi (2)
  • Affermazione e/o consolidamento di stereotipi negativi (3)

D1.5: Rappresentanza politica del gruppo preso di mira

  • Rappresentanza politica consolidata (1)
  • Rappresentanza politica all’interno del gruppo con cui si identificano (2)
  • Rappresentanza politica limitata (3)
  • Assenza di rappresentanza politica (4)

Parte 2: Autore del discorso d’odio

D2.1: Status dell’autore del discorso

  • Semplice cittadino (1)
  • Figura politica (2)
  • Influencer (3)
  • Educatore (4)
  • Funzionario pubblico (5)

D2.2: In quale veste si è espresso l’autore del discorso d’odio

  • Semplice cittadino (1)
  • Figura politica (2)
  • Influencer (3)
  • Educatore (4)
  • Funzionario pubblico (5)

D2.4: Credibilità dell’autore del messaggio di odio

  • Scarsa o nessuna credibilità (1)
  • Credibilità limitata (2)
  • Credibilità moderata (3)
  • Credibilità elevata (4)
  • L’espressione non ha raggiunto nessun pubblico, a parte quello a cui era rivolta (0)

D2.5: Influenza dell’autore del messaggio sul gruppo preso di mira

  • Scarsa o nessuna influenza (1)
  • Influenza limitata (2)
  • Influenza moderata (3)
  • Influenza elevata (4)

Parte 3: Intento

D3.1: Attività condotte in passato dall’autore del messaggio di odio nei confronti del gruppo preso di mira  

  • Atti positivi (1)
  • Atti misti / nessun atto (2)
  • Atti negativi (3)

D3.2: Reazione dell’autore del messaggio di odio dopo averlo veicolato

  • Ha presentato le sue scuse (1)
  • Nessuna reazione (2)
  • Ha proseguito l’incitamento all’odio (3)

D3.4: Pubblico destinatario del messaggio di odio

  • È poco probabile che il pubblico nutra sentimenti negativi nei confronti delle persone prese di mira  (1)
  • È probabile che il pubblico nutra sentimenti negativi nei confronti delle persone prese di mira (2)
  • Il pubblico nutre forti sentimenti negativi nei confronti delle persone prese di mira (3)

Parte 4: Contenuto e forma

D4.1: Livello di provocazione dell’espressione o aggressività del messaggio

  • Basso livello di violenza (1)
  • Moderato livello di violenza (2)
  • Elevato livello di violenza (3)

D4.2: Forma dell’espressione

  • Protetta (1)
  • Non protetta  (2)

D4.3: Fino a che punto il messaggio era diretto

  • Indiretto(1)
  • Diretto (2)

Parte 5: Portata del discorso

D5.1: Natura dell’espressione

  • Privata (1)
  • Pubblica (2)

D5.2: Mezzi di diffusione

  • Probabilmente inefficaci per raggiungere il pubblico destinatario (1)
  • Probabilmente poco efficaci per raggiungere il pubblico destinatario (2)
  • Probabilmente efficaci per raggiungere il pubblico destinatario (3)

D5.3: Frequenza di diffusione del messaggio di odio

  • Diffuso una sola volta (1)
  • Frequenza moderata di diffusione (2)
  • Elevata frequenza di diffusione (3)

Parte 6: Probabilità che l’espressione provochi episodi violenti/discriminatori

D6.1: Effetti prodotti dal messaggio di odio

  • Nessun effetto (1)
  • Il pubblico ha un comportamento verbalmente violento (2)
  • Il pubblico commette atti violenti / discriminatori (3)

Scenario 1 (Nessuna azione):

Talvolta, reagire contro un’espressione carica di odio può essere più dannoso che utile, poiché potrebbe offrire un’involontaria pubblicità sia all’autore che al suo messaggio. Succede, ad esempio, se l’autore del messaggio d’odio è una persona che dispone di pochissimo potere o di scarsa autorità e si è espresso dinanzi a un piccolo pubblico che non apprezza le sue opinioni e molto probabilmente non è disposto a commettere atti di discriminazione contro il gruppo preso di mira. Sulla base dei dati che hai inserito nel tuo calcolatore, riteniamo che sia questa la situazione nel caso che hai esposto. Se conosci personalmente l’autore del messaggio d’odio e se è un/a tuo/a coetaneo/a o collega, potrai inoltre discutere educatamente con lui (lei) in privato per esprimere il tuo parere su quanto è stato affermato.

Tuttavia, senti, ognuno dovrebbe agire secondo la propria coscienza, e se, malgrado tutto, vuoi intervenire, non esitare a confutare le affermazioni! Esamina il nostro Consiglio su come costruire la tua narrazione basata sui diritti umani e successivamente Come promuoverla

 

Scenario 2 (Intervieni proponendo una contro-narrazione)

Sulla base dei dati che hai inserito, sembra che la migliore linea d’azione sia quella di cercare di affrontare l’espressione d’odio nei pochi luoghi in cui compare. Verifica il nostro Consiglio su come costruire la tua narrazione basata sui diritti umani e poi comincia a elaborare la tua risposta! 

Scenario 3 (Inizia a sviluppare campagne di contro-narrazione)

Uhm! Sembra che tu ti sia imbattuto/a in un’espressione che, pur non essendo molto violenta e pur avendo poche probabilità di spingere il pubblico a commettere atti negativi contro le persone prese di mira, rimane pur sempre dannosa e ha raggiunto un numero importante di persone. Il miglior modo di procedere è probabilmente quello di cercare di cambiare completamente il punto di vista del pubblico. Verifica il nostro consiglio su Come elaborare strategie di comunicazione e Come accertarti che la narrazione che vuoi sostenere sia basata sui diritti umani.

Inoltre, se  hai trovato l’espressione di incitamento all’odio online, ricorda che tutte le piattaforme importanti di social media hanno scarsa tolleranza per il discorso d’odio. Potrebbe inoltre essere una buona idea segnalare loro il contenuto d’odio, perché lo rimuovano. Se non lo fanno, cerca di ottenere assistenza rivolgendoti ai loro trusted flaggers. La maggior parte dei membri dell’International Network Against Cyber Hate hanno questo status. Trova quello del tuo paese consultando questo link.

Scenario 4  (Rimuovi il contenuto)

Sembra che tu abbia trovato una forma piuttosto violenta di discorso d’odio, senza che abbia veramente la potenzialità di spingere a commettere atti negativi contro le persone prese di mira, per cui un procedimento giuridico contro l’autore del discorso non sarebbe una risposta proporzionata. Per quanto tali espressioni non abbiano il loro posto nello spazio pubblico e non debbano essere tollerate, il fatto di contrastarle o di cercare di creare un discorso alternativo sui gruppi presi di mira farebbe, con ogni probabilità, più male che bene, poiché offrirebbe un’involontaria pubblicità al messaggio di odio iniziale. Quello che puoi fare, è chiedere ai gestori del contenuto della piattaforma che ospita il messaggio d’odio di rimuoverlo.

Se hai visto l’espressione d’odio sui social, allora dovrebbe essere piuttosto facile farla rimuovere: basta segnalarla utilizzando gli strumenti forniti dalle piattaforme. Qualora non fosse rimossa, cerca di chiedere l’assistenza dei trusted flaggers. La maggior parte dei membri dell’International Network Against Cyber Hate godono di tale status. Trova quello del tuo paese consultando questo link.  Se invece hai visto il messaggio in un diverso sito internet, potrebbe essere un poco più complicato: se non è disponibile l’opzione per segnalare un contenuto inappropriato, potresti contattare il gestore del website e chiedergli via email di rimuoverlo. Ma senti! Vale la pena contrastare il discorso d’odio.

Scenario 5 (Avvia un'azione civile o amministrativa contro l’autore del messaggio)

Secondo i dati che hai presentato, sembra che tu abbia individuato una situazione che può costituire un illecito civile o amministrativo. Se vuoi, potresti sporgere denuncia presso il tuo ente nazionale incaricato di sanzionare il discorso d’odio che non costituisce reato. Potresti avere buone probabilità di vincere il ricorso.

Inoltre, in alternativa o parallelamente all’azione civile o amministrativa, puoi ugualmente costruire una campagna di narrazione alternativa per cambiare il punto di vista del grande pubblico rispetto alle persone prese di mira dal discorso d’odio. Abbiamo preparato una guida su come procedere e su come accertarti che la narrazione che stai promuovendo sia basata sui diritti umani.

Se hai trovato l’espressione di incitamento all’odio online, ricorda che tutte le piattaforme importanti di social media hanno scarsa tolleranza per il discorso d’odio. Potrebbe inoltre essere una buona idea segnalare loro il contenuto d’odio, perché lo rimuovano, ma non prima di avere salvato una copia da mostrare alle autorità a cui ti rivolgerai. Se il network  di social media non rimuove il contenuto, cerca di ottenere assistenza rivolgendoti ai loro trusted flaggers. La maggior parte dei membri dell’International Network Against Cyber Hate hanno questo status. Trova quello del tuo paese consultando questo link.

Scenario 6 (Avvia un’azione penale)

Sembra che tu abbia identificato un caso estremamente grave di discorso d’odio, per il quale si raccomanda un’azione penale. Accertati di conservare tutto il materiale che può aiutare le autorità giudiziarie del tuo paese a perseguire l'autore e mettilo a loro disposizione.