Guida per il livello intermedio per l’analisi del discorso d’odio

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Reagire quando si assiste a un episodio di discorso d’odio è un atto di responsabilità civica, poiché questa forma di espressione produce numerosi effetti negativi, sia sulle vittime che sulla società nel suo insieme. Tuttavia, si devono bilanciare le buone intenzioni con il modo in cui scegliamo di rispondere a un caso specifico di discorso d’odio.

In genere, si può dire che per il livello intermedio esistono tre modi principali di reagire contro il discorso d’odio:

  • ricorrere ad altri discorsi (che presentino nuovi punti di vista sulle vittime del messaggio d’odio -ossia le narrative alternative-, oppure che permettano di confutare l’espressione di incitamento all’odio -ossia le contro-narrative);
  • applicare la censura (bloccare, rimuovere il contenuto o restringere l’accesso al contenuto),
  • avviare azioni legali contro gli autori del discorso d’odio (in sede civile, amministrativa o perfino penale).

 

Checklist da esaminare prima di analizzare un caso di discorso d’odio


Il discorso d’odio può prendere di mira qualsiasi gruppo sociale, ma i membri della popolazione maggioritaria sono meno vulnerabili rispetto ai gruppi potenzialmente emarginati, che hanno alle spalle una lunga storia di stereotipi negativi, di mancato accesso a ogni tipo di servizi e di scarsa autodeterminazione politica

 Come determinare se quello in cui ti sei imbattuto/a è realmente un discorso d’odio?
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  • Il discorso è disumanizzante?
  • Prende di mira qualcuno per la sua appartenenza a un gruppo specifico?
  • Contiene comunicazioni atte ad alimentare un clima di pregiudizi e di intolleranza?
  • Verifica quali "fatti" sono utilizzati nella rappresentazione offensiva, ad esempio, di natura storica, culturale, religiosa o (apparentemente) scientifica
  • E, infine  (se sei ancora incerto/a), rivolgiti a qualcun altro per avere un secondo parere 

 Leggi la Guida per il livello intermedio su come analizzare un caso di discorso d'odio utilizzando i sei criteri del Piano d’azione di Rabat, al fine di familiarizzarti con la terminologia e con le tappe che dovrai percorrere (nella colonna di destra).

 Concediti un momento di riflessione per non agire sotto la spinta della rabbia e avere un punto di vista chiaro e senza pregiudizi sul discorso in cui ti sei imbattuto/a.

 Dopo di che, utilizza il Calcolatore dell’intensità del discorso d'odio per:

  • Analizzare il contesto del discorso
  • Analizzare l’autore
  • Analizzare l’intento dell’autore
  • Analizzare il contenuto e la forma del discorso
  • Determinare la portata del discorso d’odio
  • Determinare la probabilità che il discorso d’odio provochi episodi violenti/discriminatori

Non appena avrai risposto a tutte le domande, il calcolatore ti suggerirà una strategia che potrai utilizzare, basata sulla  gravità del discorso d’odio che hai individuato e sulla tua esperienza.

A questo punto potresti: non reagire, intervenire con una contro-narrativa, iniziare a sviluppare una campagna di narrativa alternativa, rimuovere il contenuto o avviare un procedimento civile o amministrativo nei confronti dell’autore.


 Altre azioni che potresti intraprendere

  • Verificare la legislazione del tuo paese in materia di discorso d’odio
  • Utilizzare lo Strumento per elaborare una narrativa basata sui diritti umani, per verificare che la tua risposta sia concreta e pertinente, corroborata da materiale informativo e sia conforme ai diritti umani
  • Utilizzare lo strumento di comunicazione per imparare a condurre una campagna riuscita
  • Chiederti se esiste un pericolo di infiammare gli animi e di incitare alla violenza
  • Sostenere le persone prese di mira dal discorso d’odio
  • Chiederti se la tua risposta è relazionata al tuo pubblico e al gruppo/ai gruppi presi di mira dal discorso  
  • E, infine, ricordati sempre che dovrebbero essere protetti in ugual misura il diritto alla libertà di espressione e il diritto di essere tutelati contro le discriminazioni.